Saturday, February 10, 2007

Ma che Dico Pacs...

Non posso evitare di soffermarmi sulla retorica che si è sviluppata intorno al disegno di legge sui pacs, ma che dico pacs, Dico. Pacs è una parola troppo laica, Dico sicuramente piace di piú a Mastella, per questioni di assonanze, chissá. Subito dopo l'approvazione Prodi ha detto "Ci voleva la determinazione di due donne per arrivare a questo risultato", due donne, Bindi e Pollastrini, piú un uomo, Amato, felice "tra le due levatrici che hanno contribuito alla nascita di questo bimbo" (parole sue). Sembra la fiera del paternalismo. Due donne non scrivono una legge, la partoriscono, gli danno un nome e la battezzano, (come dice, esordiendo, Pollastrini) - Prodi va a messa dopo l'approvazione e fa la comunione (si sará confessato?).
Il testo, a quanto pare, é una gincana di acrobazie linguistiche per mettere d'accordo tutti, "é stato scritto q.b., come nelle migliori ricette di cucina", dice la Pollastrini. La donna partorisce e cucina, poi? Cuce le varie anime del centro sinistra come una variopinta coperta ricamata all'uncinetto? Crea armonia tra elementi discordi come una buona padrona di casa?
Non ci siamo proprio, come direbbe Rutelli...

Nuova immagine

Volevo creare un altro blog, ma per non turbare le liste dei preferiti degli e delle aficionad@s, resto allo stesso indirizzo e compenso con un cambio di lay out che simbolizza il "cambio d'immagine" che sto attraversando. Sono andata sull'argento pastello, un colore da baby-cyborg, vorrei essere anche piú esplicita, ma non hanno ancora inventato gli schermi con la pancia.
Sto sintetizzando un altro essere, ma non so quanto riusciró a parlarne, mi mancano le parole, le metafore, i registri, e non mi ritrovo nei toni mielosi e cucci cucci delle riviste pre-maman. In ogni caso, non smetteró di cercare, e prima o poi qualcosa verrá fuori...