Wednesday, October 11, 2006

Queste sí che sono soddisfazioni

Oggi sono andata a provare a fare una fotocopia della mia pergamena di laurea, sempre nella speranza che un domani remoto il mio titolo di studio sia riconosciuto in Spagna e io non figuri nelle liste del collocamento come analfabeta. La tengo custodita in uno di quei rotoli da disegnatore, e devo dire di aver rischiato di perderla varie volte tra innumerevoli traslochi e peripezie, ma per qualche strano motivo non ci sono ancora riuscita. Oggi l'ho portata nella mia copisteria-internet di fiducia, vicino casa, nel barrio. E' gestita da una coppia giovane che evidentemente passa lì dentro la maggior parte del suo tempo, c'è sempre buona musica, etnica prevalentemente, e ci sono 6 computer, ad ognuno dei quali è assegnato il nome di un continente, per cui quando gli dici che vuoi andare su Internet loro ti dicono, Vai in Oceania, Vai in Antartide, Vai in America, e così via.
Oggi sono andata con il mio rullo della pergamena e ho chiesto, prima di tirarla fuori, Fate fotocopie grandi?
No, mi ha risposto Lei, guardando fissamente il rullo, Ma sono proprio curiosa di sapere cosa c'è lì dentro! Senza mezzi termini.
E io, No... niente, la mia laurea, er pezzo de carta.
Ma dai, fammela vedere.
E va bene, guardala (la sfodero).
Uhh guarda che bella, complimenti! La preleva e la porta da Lui che stava con un amico-cliente vestito bene. Che carta! E che bella cornice! Guarda le figure...tre ore a dissertare sulla mia pergamena e a farmi i complimenti per la qualità della carta e la precisione delle miniature. Io più rossa del culo di un ciclista, ho sfoggiato un 'Pena que no sirva pa na' (peccato non serva a niente), e questi a continuare a felicitarmi, mi sembra quasi di essermi laureata oggi. A un certo punto Lui é uscito dal trip della carta e delle miniature e ha detto "Qualsiasi altra persona l'avrebbe incorniciato", l'ho preso come un complimento.

Oggi ho pensato, tra le altre cose, di iscrivermi a un master a Salamanca, si chiama Genere e Comunicazione, si propone di formare esperti comunicatori che considerino il punto di vista di genere nella loro attività di pubblicitari/e o giornalisti/e o formatori/e. Mi è sembrato estremamente interessante. Stavo scrivendo il secondo round di domande all'organizzatrice - devo essere sicura, visto che si tratta di 15 ore di viaggio un giorno alla settimana - quando mi è venuto in mente che l'università che lo organizza si chiama università PONTIFICIA di Salamanca.
Ora, ho detto, vabbè, sarà rimasto il nome da chissà quanto tempo, non ci sarà da preoccuparsi. Per sicurezza, visito il sito dell'università e noto nella home page la presenza di svariati vescovi e cardinali! AAAAHHH! Al che aggiungo una domanda alla mail, dopo il quando finisce il master e se sia o meno adatto a una che voglia formare ad esempio docenti elementari e superiori sul tema, e cioé: Non sarò fuori luogo non essendo cattolica e avvertendo una certa ostilità verso le istituzioni e i modelli culturali e di genere di questa religione? Sottintendendo, finemente e fiduciosamente, Di quale portata sarà l'ingerenza dell'orientamento cristiano-cattolico nei docenti e nelle discussioni di questo master? Non mi andrebbe di farmi otto ore a andare e otto a venire per partecipare a una catechesi!
Che contraddizione, un master di studi di genere all'Opus Dei! Siamo proprio alla frutta, non c'è piú neanche la mezza religione.
Mi aspetto che mi mandino a fanculo, in quanto non cattolica, ma sicuramente quest'aneddoto salterà fuori in qualche pausa caffè, o tra una messa e l'altra.

Tuesday, October 10, 2006

Fantagiustizia

Vostro Onore,
Si è vero avevo bevuto,
stavo tornando a casa
in direzione contraria
ma piano molto piano
me ne sono accorta subito
ho visto la polizia da lontano
mi sono accostata
e immediatamente consegnata.
Vivevo lì da poco
E andavo sempre a piedi,
la macchina è del mio ex
compagno da quel giorno
E si noti l'enjambement.

Una birra e un rum,
non sono abituata,
non mangiavo da due giorni,
mi sono separata,
proprio quel giorno
la goccia ha fatto traboccare il vaso,
e pure il palloncino...
Ho soffiato con la pancia,
come suonando una trombetta,
gli occhi erano lucidi per il pianto
e balbettavo perché ero nervosa
l'espressione verbale difficoltosa sì,
sono straniera,
vacillavo per la stanchezza e il dolore,
ero distratta dagli antecedenti della giornata,
giacchè proprio quel giorno la mia vita è cambiata,
ancor prima di commettere un delitto.

Rispetto al 'passiva', che compare nel dossier della polizia,
direi che mi sembra un comportamento più che adeguato con le forze dell'’ordine,
'insicura' (?) la ero perché
vorrei vedere lei Vossignoria
in una situazione del genere,
e l'alito...ehhm.
avevo appena sputato fuoco in spiaggia,
sa, sono del saggittario...

So che non avrei dovuto guidare perché la legge non lo permette
neanche con una birra, ma ero in piene facoltà,
e non sono stata un pericolo,
la strada era larga,
e io ho sbagliato
perché a volte succede di sbagliare
e dove appare una strada larga
si pensa subito che si possa andare nei due sensi,
e invece no.

- D'accordo, mi ha convinto,
l'assolvo, l'udienza e tolta.

Friday, August 18, 2006

Trasformazioni

Volendo imbellettare la realtà, vivo in una casa piccola per me sola, in cui c’è tutto: camera, salone, sala da pranzo, cucina, bagno, mansarda, terrazza e patio. Il tutto in miniatura, piano basso e nessuno sopra di me, finestra e porta su una strada che porta il nome di una battaglia. Questa casa ha cento anni, un lusso da queste parti, dove tutto è alto nuovo e vuoto. Questa casa é l'esatto contrario di quella del mese passato, un attico enorme, bianco, nuovo e vuoto. Ho già allestito l’aula multilingue, mi manca solo una tavola rotonda, ma d’altronde ho un solo alunno (il guardia di cui sotto). Dal tetto vedo il mare, un mare di ondulina, tre ciminiere e una centrale elettrica. Ma il centro (di Jerez de la Frontera) non è tanto lontano, volendo imbellettare un poco il tutto si potrebbe dire che la mia situazione è tra un’amelie gitana e Marcovaldo. Mi vesto con lo stile sofferente (ma sexy) di guinneth palthrow in sliding doors, dopo la separazione dal compagno. Ho già deciso di imbiancare (azzurrare) la stanza di sopra… aggiungete un buon pizzico di disperazione alla Juliette Binoche nella prima parte di film Blu di Kieslovsky (??) e una manciata di tristezza di Lucia nella seconda parte di Lucia y el sexo, ed ecco pronta la ricetta. Un cocktail di risorse per una identificazione autoavvalorante. Ho una gattina siamese super affettuosa che si chiama Soledad, che mi capisce perfettamente, almeno lei. E’ troppo piccola per cacciare, ma si intratterrà presto con gli scarafaggi e qualche topino. Per non parlare delle guerre dei gatti sui tetti di ondulina…e delle serenate che le faranno quando sará grande!
Prenderò lezioni di flamenco, ho anche scritto la prima parte di una buleria. Cominceró con le mani, poi vedró se danze o cassa.

Oggi è venuto il proprietario della casa in moto e in divisa da polizia nazionale (in servizio) per delle infiltrazioni che gli avevo comunicato (oggi per la prima volta ho sperimentato la pioggia in andalucia), la salita delle scale gli è costata fatica perché era stretta e non ci passava col manganello. Io trattenevo le risate e intanto gli rinfacciavo di avermi detto, quando ero venuta a vedere la casa, che non c’erano perdite, mentre ce n’erano almeno due, e una che si sapeva. E lui, Ho provato varie cose con il muro, non c’è verso, sudando, e io, Chiami un muratore, carajo! e lui che è anche tappezziere e si crede tuttofare, sempre sudando, mi ha detto che farà sicuramente qualcosa. E' dovuto anche tornare a bussarmi perché si era dimenticato il casco.

Tuesday, August 08, 2006

La posta del cuore...

Se da molti punti di vista non ha alcun senso dire che una bella donna normalmente é stupida, tuttavia puó risultare probabile che un bell'uomo che abbia un corpo grande e forte non abbia granché da dire e a volte sia anche un po' idiota. Infatti, da un lato stanno i palestrati e i discotecari, che pensano solo ai muscoli e al coño, dall' altro lato stanno quelli che per tutta la vita hanno fatto lavori duri e pensato solo al lavoro, trascurando vari altri 'dettagli' del vivere, con lo scopo di dimenticare qualcosa e il risultato finale di ridursi la mente a qualcosa che assomiglia a quelle lavagnette magnetiche da bimbi, in cui con un breve movimento da un lato all'altro, si cancella tutto. Quando il breve movimento non é piú una decisione personale ma é diventato, con il passare degli anni, un'abitudine, come la notte tra un giorno e l'altro, allora, da un certo punto di vista, che senso ha affannarsi a scrivere sulla lavagna magnetica? Bisognerá trovare un altro supporto, o un altro uomo grande forte, gentile, con una mascolinitá differente, un quaderno sotto il braccio e una penna in tasca. Perché dei computer non ci si puó sempre fidare.
Per i grassi é un'altra storia, ma non mi piacciono, anche se li preferisco ai magri. Gli sportivi neanche a parlarne, i ballerini ufff...troppa disciplina.
E perché poi desidereró il corpo di un uomo, quando é evidente che vado piú d'accordo con le donne, in proporzione? Ahi, in che paradosso mi sono ficcata!

Friday, August 04, 2006

Tra le tante andaluse...

Ma sì, raccontiamone una a caso, giusto per mantenersi in forma. Tre settimane fa (ma potrebbe essere anche un anno), il 16 luglio, giorno della vergine dei marinai, avrei dovuto installarmi in una stanza a Jerez, in appartamento condiviso con: i padroni di casa (uno che mi guardava con un occhio solo e io non sapevo mai qual’era, sedicente dottore, nonché ipertiroideo, con fare accelerato e atteggiamento invasato, più la fidanzata boliviana) e un’altra signora, probabilmente dell’Europa dell’est, che aveva affittato un’altra stanza dello stesso appartamento, situato in una di queste urbanizzazioni enormi che costellano tutta l’Andalucia. In un sabato in cui avevo bisogno di un posto mio e basta, ho creduto in questa possibilità e gli ho lasciato 100 euro solo per poter avere delle ‘chiavi di casa’ in tasca. Con tanto di ricevuta di suo pugno in foglio di quaderno, che ho tenuto io, lui no. Nel frattempo ripenso alle conversazioni e lascio passare un giorno, in cui peraltro lo chiamo e lui non risponde al telefono, e finalmente penso: fino a che punto mi ha preso per il culo questo? In effetti a ripensarci l’indice era davvero troppo alto e io avevo troppo bisogno di tranquillità per permettermi di dover stare all’erta, così il giorno dopo, invece di entrare nella suddetta casa, a jerez ho cercato un’hotel carino e ci sono stata due giorni in raccoglimento, finchè non è arrivata la casa dove sto vivendo ora. Ma a questo punto si poneva una domanda: e le 100 euro? Bisognava recuperarle. Vado con le buone, lui risponde con le cattive, io replico con buone cattivissime, tipo che ci vediamo di persona così posso restituirgli le chiavi, lui accetta e mi manda la fidanzata, tende sempre a farmi parlare con la fidanzata perché sennò si altera, mi rendo conto nel frattempo. La fidanzata arriva provando pateticamente a fare la dura e io gli dico, Ti sei tagliata i capelli? Ti sta bene! Le vedo la mano, le banconote non erano accartocciate abbastanza bene per non sembrare solo 50, e lei, che si aspettava le chiavi, si è beccata un bel Meglio che cambi la serratura, guapa!, e via dentro la stazione, suona il telefono è lui, che mi dice Te acabas de buscar un problema, Il problema te lo sei appena cercato tu, gli dico io, e via minacce di denunce da ambo i lati. Vado da un guardia della stazione, piuttosto alterata in effetti, gli spiego la situazione e lui va a consultarsi con un suo collega agente immobiliare (..?!), e risulterebbe che lui avrebbe diritto a tenersi la caparra. Io so che lui non è in diritto di affittare una stanza senza dichiararlo, ma a poco a poco mi tranquillizzo, comincio a sentirmi una regina per aver recuperato la metà dei soldi, chiamo per telefono risponde lei e le dico Ascoltami, non voglio problemi vieni qui che ti restituisco la chiave ti aspetto alla porta, E PORTATI ANCHE TUO MARITO, CHE GLI VOGLIO VEDERE LA FACCIA UN’ALTRA VOLTA..E lei Porque, te gusta? Eh? Te gusta mi marido? E io, Sì, me gustan los biscos! (mi piacciono gli strabici!) E lei, no, vengo da sola. Nel frattempo aspetto sulla porta con il vigilante e loro chiaramente non vengono perché io sono con un signorotto in divisa e manganello, e ho più fogli in mano di lui, che non sa niente di me o quasi. Dopo un po' mi chiama lei e mi dice Ho parlato con l’avvocato, mio marito è andato a lavorare (era lì a suggerirle), mi ha detto di lasciar perdere, quindi mandaci le chiavi e il foglio della ricevuta per posta. Io le dico che si, chiaro glie lo mandavo subito. Per sicurezza mi hanno fatto anche chiamare da un sedicente avvocato di cui ho ascoltato il messaggio in segreteria. Avevo tre giorni di tempo. Ho lasciato passare un po’ di più ma alla fine oggi gli ho mandato chiavi e un pezzo del foglio della ricevuta che non dice nulla di me (avrà pensato che sono mafiosa), l’ho fatto anche perchè nel frattempo alla stazione avevo fatto amicizia con il vigilante, che da domani comincerà a venire a lezione di inglese, se dio vuole. Più avanti chissà, anche un collega e il figlio. Ho giá attrezzato l’aula multilingue…

Monday, July 31, 2006

Raccordo

É da un mese che sono qui in andalucia e mi sembrano anni, ma in fondo era questo che volevo, dilatare il tempo. Un po' meno sofferenza non avrebbe guastato, ma come direbbe la mia amica gitana, ad ogni dolore ti si aprono gli occhi. Ho trovato una casa enorme bianca e vuota, poco a poco la sto riempiendo, dovró lavorare per mantenerla. O qualcuno potrebbe venirmi a trovare e installarsi in una delle 4 stanze e/o 2 terrazze a disposizione. Mi hanno regalato una gattina, l'ho chiamata soledad, come il sentimento piú frequente di queste settimane.
Meno male che c'è la mia amica flamenca che mi fa parlare ridere e battere le mani, ma la vedo solo il sabato perché il resto dei giorni lavora nelle case dei 'benestanti' in vacanza.
Devo tagliar corto, ci sono offerte interessanti a vueling.com e myair.com, per chi ha orecchie per intendere.

Wednesday, July 12, 2006

Jerez de la frontera

La brasiliana di cui sotto, quella che mi aveva affittato una stanza, mi ha cacciato di casa malamente, non perché aveva previsto che non le avrei pagato l'affitto di ottobre, bensí perché non parlo abbastanza della mia vita, non compro prodotti per il corpo adeguati, sono troppo hippie quando potrei essere una buona cameriera, ma soprattutto perché sono del saggittario. Piú tutta una serie di cose che non vale la pena ripetere ma che indubbiamente restituiscono una immagine di me che non corrisponde a quella che ho io e varie altre persone indubbiamente piú vicine. Le ho detto che sprofonderá nella sua stessa merda, non ho saputo fare di meglio. Volevo regalarle una profezia, lei l'ha intesa come una minaccia, ha chiamato subito il mio compagno (che invece poteva rimanere) allarmata, ma io non perdo tempo o energie per vendette in questo caso. Sono andata invece a Jerez de la Frontera, patria della buleria, dei cavalli e del motociclismo, e in due mattine ho trovato (incrociamo le dita) casa, lavoro e amicizie. Nel frattempo sto a casa della mia amica gitana, l'unica persona che mi comprende in questo momento, perché va detto che mi sono anche separata dall'altra metá per capire un po' meglio la situazione, e perché la capisca lui pure. Jerez mi entusiasma, nonostante i suoi 49 gradi e nonostante non dia al mare. Se tutto va bene come spero, vivró in una casa andaluza super popolare con un patio interno e una terrazza dove stendere i panni, e tanti vicini vecchi e bambini. In attesa che finisca la stagione degli affitti stellari per stare vicino al mare.

Tuesday, July 11, 2006

La donna come scaricatrice di porto

In questo articolo analizzeremo la funzione della donna nello scaricare il pesce e problematizzeremo alcuni nodi in merito alla questione della discriminazione di genere nell'ambito del territorio portuale, prendendo ad esempio il caso di L., 29enne, bianca, ceto medio-basso, atea, bisessuale e anche un po' rompicoglioni. In un porto del sud della spagna che non menzioneremo - ma va precisato che ogni porto ha le sue leggi - L. entra nel molo con un altro giovane, che chiameremo per comoditá 'el gitano', che non é il suo compagno, il porto in questione é recintato, un poliziotto portuale all'entrata, la guardia civile all'uscita, un vigilante nel molo. L. guida la macchina e si reca dove attraccano le barche, ci sono gruppi di uomini che aspettano le barche, guardando in silenzio, el gitano spiega a tutti quanti uno per uno che L. é la fidanzata di quello che é venuto il giorno prima e che oggi non é potuto venire e avendo lei la patente...Intanto molto silenzio, molte occhiate, il ghiaccio che non arriva e il muletto con le casse di plastica nemmeno. Ma le barche sono giá lí e solo quella conosciuta da L. comincia a scaricare, le altre ferme in sciopero con l'equipaggio attorno alla suddetta barca, a guardare in primo luogo l'unica barca che scarica il pesce e che non ha risentito dello sciopero, secondariamente l'unica donna che probabilmente sia mai entrata nel porto senza avere 70 anni e senza vendere i biglietti di una sub-lotteria che funziona con le estrazioni del lotto ma allo stato non regala nulla. Molto silenzio, L. sapeva che di solito il clima era piuttosto animato dal punto di vista del linguaggio sessista, ma quel giorno nessuno aveva detto nulla, tutto l'equipaggio dell'unica barca che scaricava lavorava, L. passava le casse con l'obiettivo di raccogliere due ceste di pesce azzurro (caballas) da 30 kili l'una e andarlo a vendere ai ristoranti e in strada, con el gitano.
Il lavoro continua quando a un certo punto arriva il poliziotto portuale, si apparta con el gitano y el gitano torna dicendo a L. che deve aspettare fuori.
A questo punto L. si avvicina al poliziotto e chiede quale sia il problema, il poliziotto risponde "Tu vedi altre donne qui? NO, e allora vai fuori".
L. non puó dargliela vinta con questo tipo di spiegazione, come accennavamo prima enumerando le varie categorie di appartenenza della suddetta, e risponde "Io non vedo cartelli che dicano che le donne non possono entrare qui" e poi la formula magica "non mi stará mica discriminando in quanto donna?" Il poliziotto, a cui probabilmente avevano spiegato da poco che la discriminazione é una cosa brutta, [in effetti questa accusa in spagna funziona molto bene, mette tutti sulla difensiva, chissá perché... N.d.r.] dice che nel porto possono stare solo persone autorizzate o persone relazionate con persone autorizzate, L. per non mettere nella merda altri, esce, non senza aver fatto una buona chiaccherata con il poliziotto, di cui poche tracce sono documentate. Nel frattempo, a detta del gitano, l'equipaggio si ribella, comincia a prendere a pesci in faccia, fuor di metafora, il guardiano del molo che si ripara fuori a chiacchierare con L., spiegando le regole del porto e della presenza femminile, adducendo varie motivazioni leggermente piú accettabili di quelle del poliziotto precendente (le prostitute che si infiltrano a volte), ma questa parte merita un articolo a parte che uscirá probabilmente nel prossimo numero di "Scaricare donna".

Thursday, June 29, 2006

Profezie

La mia padrona di casa brasiliana si domandava che senso ha vivere. Io le ho detto, Cazzo, ma se lo sai giá tutto! Dice di aver giá sognato la tua vita e di sapere giá che suo marito tornerá con lei, che i soldi non le mancheranno e che la salute le sará amica. Che bene, cosa manca? Amore, affari, salute, poi cosa c'era? Hai capito che furba la brasiliana, sapendo che le profezie si compiono da sole! Io non capisco cosa porti la gente a voler sapere il futuro. Per accelerarlo? Perché uno dovrebbe mettersi nelle mani di un/a vidente per sapere cosa gli succederá dopo? Ti toglie la curiositá di osservare - con tutto ció che questo comporta - come va a finire! E poi perché lasciarsi costruire la vita da un altro? Sembra che dicendoti una cosa del tuo futuro ti facciano un favore, ma cosa vogliono che le ringrazi quando ti succede davvero quello che ti hanno detto? O é pubblicitá? O é giocare con la realtá degli altri sapendo che l'essere umano si fa condizionare dai segni e che la memoria é selettiva e a volte anche un po' stronza? Bisognerá cominciare a leggersi la mano da soli, inventarsi qualche complicazione nel mezzo e prospettarsi una sana morte da overdose quando si cominci a pensare di aver vissuto abbastanza.
Con rispetto parlando.

Tuesday, June 27, 2006

Vidente

Non vorrei dire, ma ieri pomeriggio, al bar, alla presenza del corto, lo zoppo, panchito e il largo (e marcos), all'inizio del secondo tempo della partita ho detto le testuali parole 'l'italia vincerá al 90esimo con un rigore che non c'era'. La mia amica gitana mi avrá attaccato la preveggenza? Non mi piacciono le profezie, é come vedere una partita in differita quando si sa giá il risultato prima. Stiamo vivendo nel Puerto de Santa Maria, in una stanza affittata in casa di una brasiliana che fa le carte, i tarocchi, manicure, pedicure e taglio di capelli, in casa sua. Lavoriamo (ergo mangiamo) in un bar di un amico, dove gli scaricatori di porto hanno tutti un nome (o un soprannome), e non sono la categoria di persone che parla piú male di tutte.
In questa cittá si respira porto, odore a pesce fresco, a 2 euro al chilo, e poi le lumache...perché é la foce di un fiume. Ci sono due venti, il levante e il ponente. Tenendo il mare di fronte, a destra c'è l'ovest, a sinistra c'è l'est, davanti a te solo sud. Ci sono stati anni in cui é piovuto solo 2 giorni all'anno. Ci sono 3mila modi per buscarsi la vita alla giornata, favori e scambi, vendere in spiaggia, aiutare a scaricare il pesce e portarsene via 40 kili, rivendendolo nei punti strategici, pitturare una casa, raccogliere lumache o frutta nel campo e rivenderle ai bar e ai chioschi, insomma, uno puó scegliere lo stile che preferice.
Il problema piú grande qui é la gelosia, meno male che io ne sono fuori. Ci sono varie altre cose che potrei dire, cambiare vita é una vertigine e una overdose di informazione nuova, dovrebbe risultare meno una follia...

Friday, June 16, 2006

Isolata

Approfitto degli ultimi momenti di computer, di piscina della casa e di isola: nell'ordine, visto che il computer se ne va prima di tutti, andró a fare il bagno tra un po' e poi via verso il nord dell'isola in un posto dove non sono mai stata. Non avrei mai pensato di andarmene cosí, senza dolori né rimpianti, ma un paio di mesi fa é scattato un'allarme che si é trasformato in proggetto a breve scadenza. Tra il dire e il fare stavolta non piú l'oceano atlantico bensí due mesetti che sono andati anche troppo lenti considerato che c'è stata pure una vacanza in andalusia di dieci giorni nel mezzo. Nessuno mi ha chiesto perché me ne vado. Sará che se lo immaginano, o che in fondo tutti lo desiderano. Senza piú internet per questi quattro ultimi giorni di isola e fino a nuovo ordine, ahi ahi...frequenteró gli internet café (di Cadiz)...

Wednesday, June 14, 2006

Gli scempi della nazionale

Ho visto la partita della nazionale, confesso che ci sono andata solo per criticare, ammiccando al Ghana, e mi é venuto proprio bene, al bar nessuno ha pensato che fossi italiana (neanche ghanese). Ma questa notizia che trovo in fondo al corriere della sera mi ha lasciato senza parole.

Festeggiano troppo, uccisi 2 tifosi dell'Italia
L'episodio in un pub ristorante di Pattaya, in Thailandia. Le vittime sono due thailandesi con una grande passione per gli Azzurri

BANGKOK (Thailandia) - La loro esuberanza di tifosi della Nazionale di Lippi l'hanno pagata con la vita. Due uomini thailandesi ma accaniti tifosi azzurri sono stati uccisi lunedì notte a Pattaya, in Tailandia, in un locale pubblico dove stavano festeggiando in maniera assai poco pacata il successo di Totti e compagni. La polizia thailandese sta ora ricercando l'uomo responsabile del duplice omicidio.

Monday, June 12, 2006

detenzione indefinita

Sono gli ultimi giorni di isola, me li godo finchè posso, ma non vedo l'ora di andare a ricominciare da un'altra parte e una settimana mi sembra infinita - nonostante le cose da impacchettare siano ancora molte...e se non vendo la macchina venderó qualche organo...
Nel frattempo mi intrattengo con l'attualitá, Carmen Russo sta sopravvivendo sola su di un'isola (partecipa all'isola dei famosi spagnola) e sta scivolando in una lenta follia, ma per certi versi l'ammiro, ha superato molte barriere, anche se non ancora quella linguistica (il suo spagnolo è esilarante per gli spagnoli). Si é costruita un pupazzetto di cocco con la faccia del marito, enzo paolo turchi, uomo scimmia (dopo bruno conti della roma), e per intrattenersi quando non é impegnata a sopravvivere intrattiene con lui lunghe quanto improbabili conversazioni immaginarie in spagnolo...
Non é paragonabile, ma ogni tanto quando litigo con l'agro-dolce metá e non sono impegnata ad ascoltare i vicini, mi sento in una situazione molto simile. Solo che non voglio ridurmi a parlare coi pupazzetti perché, a differenza di molte persone, ho bisogno che qualcuno mi risponda, cribbio.

Ma l'oggetto di indignazione di questo periodo continua ad essere la prigione di guantanamo, dove é rinchiusa gente SOSPETTATA, spesso molto vagamente, di legami con terrorismo, senza prove, senza termini e senza processi da aspettare, ossia secondo 'leggi' che valgono solo per loro e che sono in netta contraddizione sia con i diritti umani, sia con le altre leggi americane. Uno sta lí, accalappiato e incapucciato dalla cia, lo torturano, nessuna legge lo protegge e non si puó neanche suicidare. Il tutto a tempo indeterminato. Ieri sul giornale appariva la notizia di 3 suicidi, non si sa come e si disconosce il motivo. Ora, sulle motivazioni di un suicidio é sempre difficile pronunciarsi, ma in questo caso ha senso porsi la domanda? Sulla modalitá, forse impiccagione, ci si potrá anche interrogare, ma solo per mascherare altre questioni. Che intende Bush quando dice all'onu che svuoterá la prigione di Guantanamo? Favorirá i suicidi? E saranno davvero suicidi? Perché a uno gli si impedisce il suicidio quando la vita é una tortura? Da dove viene il tabú del suicidio?

Hanno ammazzato Al Zarkawi, festeggiamenti, esibiscono la foto come un trofeo di caccia. Nessuno si chiede quante persone siano morte o abbiano perso la casa con quelle bombe scagliate su un villaggio, nessuno si chiede perché non lo hanno preso e interrogato e processato come saddam hussein, o sono io che non l'ho capito. Non credo che abbiano voluto fargli un favore, uccidendolo. E poi come si riduce un corpo dopo una bomba aerea? Lo si puó fotografare intero, solo con qualche nerone? E la prova del dna a che servirebbe, allora?

Ho giá posto abbastanza questioni per oggi, il mio umore non é alle stelle, tutta colpa di Bush...

Tuesday, May 30, 2006

AndaLucía

Sono stata dieci giorni in Andalucía, é stato bellissimo, si dovrebbero fare piú spesso viaggi di questo tipo, dove mentre giri ti cerchi anche il posto dove ti trasferirai tra meno di un mese. Questa metodologia di viaggio è assolutamente interessante, non mi era mai capitato di provarla prima, tanto meno in coppia. Si guarda come vive la gente, ci si documenta sui prezzi degli affitti e del mangiare, si contano le gru nei dintorni, si valuta la vicinanza a l mare, alla montagna e alla/e cittá, si comprano i giornali di annunci, si guarda a tutto con occhi piú lontani per immaginare se stessi vivendo in quel posto. E quando si trovano posti belli, con l'aria ammiccante, si comincia ad ammiccare all'aria. E quando si torna non c'è la depressione del 'di nuovo', ma resta il trasporto verso il 'nuovo' che hai appena visto e dove andrai tra breve. Semmai ci sará l'ansia del trasloco, ma ti salvano il desiderio di muoverti e il sapere che adesso, quando ti deprimi per l'isolotto, puoi sempre distrarti preparando uno scatolone da portar via, o vendendo vecchie cose al mercatino...Se il presente ti deprime puoi fare o un salto nel passato prossimo a ripescare i ricordi del viaggio, o nel futuro meravigliosamente ignoto che ti aspetta...
Faró una migrazione interatlantica, dalle Canarie a Cadiz, Puerto de Santa Maria, dove alba e tramonto sul mare, cittá e paese, porto e spiaggia bellissima, universitá e spiaggia non sono piú termini in contraddizione. A Cadiz la spiaggia bellissima incorniciata da castelli fenici si trova proprio sotto l'universitá, ombreggiata da un balneario geniale, antico, bianco, fatto a porticati, e molti ci vanno intorno alle cinque del pomeriggio per godersi 5 ore di sole buone, ma anche nella pausa pranzo a mangiare il panino o a fumare il sigarrillo. Non ho mai sperimentato la sensazione di finire una lezione o dare un esame e lanciarmi in spiaggia a fare una nuotata. Studiare al mare, respirarlo dalle aulee, sapere che all'uscita ti aspetta sempre il sole, è una sensazione che mi piacerebbe provare prima o poi...quasi quasi mi iscrivo ad un altro corso di laurea!
Per respirare il clima bolognese invece si puó andare tranquillamente a Granada o a Sevilla...

Sunday, May 07, 2006

Sé e altro

Nell'analizzare l'elaborazione del lutto (in violenza) degli usa post 11 settembre, Judith Butler illumina anche, come é giusto che la critica faccia, su molti altri versanti. Il lutto tiene insieme una comunitá politica, con vari altri legami che insieme creano quel 'noi' nazionale. E dice bene:

"quando diciamo 'noi' non facciamo che nominare il centro del problema. Non lo risolviamo."

Poi parla della relazione sè-altro, e del corpo nella sua dimensione collettiva, finchè dice:

Quando riflettiamo su chi siamo e cerchiamo di dare un'immagine di noi stessi, non possiamo rappresentarci semplicemente come esseri legati l'uno all'altro, perchè coloro che fanno parte del mio passato non solo continuano a vivere all'interno del confine dal quale io sono delimitata (è questo uno dei significati di "incorporazione"), ma permeano in modo impercettibile il mio modo di essere, quasi fosse continuamente destabilizzato e aperto alla possibilitá di perdere ogni demarcazione.

e piú avanti:

Credo che l'altro in me sia chiamato in causa nel processo stesso della mia costituzione, e che l'estraneitá a me stessa sia, paradossalmente, l'origine del mio legame etico con gli altri.
Non conosco completamente me stessa, perchè parte di quello che io sono è la traccia enigmatica dell'altro.

Così conclude il saggio:

Perchè se io sono confusa da te, tu sei giá parte di me, e io non sono in nessun luogo senza di te. Non posso appellarmi a un "noi" se non scoprendo il modo in cui io sono legata a "te", provando a tradurre e rendendomi peró conto che il mio stesso linguaggio deve interrompersi e cedere il passo, se voglio conoscerti. Tu sei ció che ricevo in cambio di questo disorientamento e di questa perdita.
Cosí l'umano è, ancora e sempre, ció che dobbiamo ancora conoscere.

Da Vite Precarie, Meltemi.

Saturday, May 06, 2006

Realtá e osservazione

Ho ascoltato radiotre stamattina, dalla fiera del libro di Torino: un matematico diceva che la realtá non esiste, scompare con l'osservazione, come quando si sfoglia un carciofo (Wittgenstein) o una cipolla (Pirandello). E l'ha dovuto spiegare con un sacco di parole. Vuol dire che non è scontato che quello che esiste sono i punti di vista (l'osservazione) e le rappresentazioni. Forse é un po' forte dire che la realtá non esiste, dovrebbero dire che non importa...o che ci sono rappresentazioni, piú o meno efficaci, piú o meno potenti, piú o meno seduttive, piú o meno di moda, piú o meno adattabili, piú o meno condivise, piú o meno utili...

Friday, May 05, 2006

Migrazioni e migranti

In questi giorni di assenza, e in virtú sia del pragmatismo che ho portato dall'Italia (insieme al parmigiano), sia della sindrome pre-mestruale, ho deciso di separarmi dal mio compagno per dare adito a un (eventuale) salto di qualitá nel rapporto. E' durato una settimana ma é stato intenso e ne siamo venuti fuori con qualche progetto, che non é poco. Ho anche litigato con i vicini di casa e dopo la festa di mercoledí (bella, per caritá), ho raggiunto la conclusione che la situazione é satura, c'è bisogno di aria nuova, migrazione a due. Giá deciso, Cadiz o dintorni, ossia costa atlantica della penisola. Non piú ultraperiferica, bensí periferica. Per adesso so che la cittá é bianca, grande, ha il mare su tre lati, ci sono varie manifestazioni musicali e fiere di cavalli e camomilla, ma poi c'è anche l'universitá, un centro di lingue moderne, lezioni da ascoltare, corsi vari, scuole estive, e ora come ora, dopo un anno e mezzo qui, l'idea mi entusiasma. Non credo che vivremo in una cittá, ma di certo sará piú facile arrivarci che non da qui...e mi illudo di trovare lavoro piú facilmente, ora che ho incamminato la pratica dell'omologazione della laurea qui (ma ci vorrá un anno...). E la cosa sará abbastanza prossima, a metá mese scatta una prima avanscoperta.

Nel frattempo ho esplorato un po' l'altro lato dell'isola e ho conosciuto una ragazza italiana emigrata ai 19 anni nell'82, e incurante dell'italia da quella data. Quindi l'ultimo cantante che si ricorda è pino daniele, non ha vissuto il berlusconismo, e ha l'immagine dell'italia tra 80 e 82, quando se l'é girata tutta in lungo e in largo. Stare con lei mi disloca totalmente, da una parte vorrei raccontargli 20 anni di storia per quel che ne so io, e ogni tanto lo faccio, ma in che lingua? Non riusciamo a rimanere nell'italiano per piú di 3 minuti, vorrei fargli ascoltare i subsonica e fargli vedere i documentari su berlusconi, ma poi penso, Perchè? Lei ha curiositá, ma d'altra parte sono piú gli anni che ha vissuto qui che non quelli che ha vissuto lì...potrei parlargli di olanda, sarebbe uguale. Che situazione di frontiera.
E un altro ragazzo ho conosciuto, anche lui i primi 19 anni in cran canaria e poi altri 14 tra germania e olanda, quando parla in spagnolo lo scambiano per tedesco, quando parla in tedesco lo scambiano per austriaco o turco, quando é in olanda lo scambiano per tedesco. Insomma, in qualsiasi lingua parli é straniero, e non si sa di dove. Che flash, non avere una lingua madre...
Io pure ho qualcosa di spagnolo quando parlo italiano, lo spagnolo mi ha pure cancellato il portoghese, che comunque ho frequentato un bel po'. Che lingua invadente, e ingombrante, lo spagnolo. Piú che apprenderlo ti contagia.

L'attualitá italiana non offre grandi spunti, e non mi metteró a parlare di bagni transgender, ho ascoltato l'elezione dei presidenti di camera e senato in diretta, adesso c'è il presidente della repubblica, m'intratterró. E cosí, invece della radiocronaca delle partite di calcio...

Tuesday, April 18, 2006

Milan-Barcellona 0-1

Ma l'arresto di Provenzano sta al risultato elettorale come l'arresto di Ricucci sta alla sconfitta del milan con il barça? O ci saranno stati dei brogli arbitrali? Ho appena visto il party che ricucci, immobiliarista, maggior azionista di rcs, sposo di anna falchi, organizzò per il Berlusca a Porto Santo Stefano nel documentario di Deaglio, che non ho trovato particolarmente interessante, a parte il pezzo del parlamento europeo.

Monday, April 17, 2006

Internazionale

Dall'Italia mi sono portata a casa una certa attitudine all'organizzazione senza stress, saranno state le 5 ore di trance in Montagnola a Bologna che mi hanno iniziato alla gestione della (micro) complessitá. Avevo a mente tutti i banchi e quello che vendevano, spulciato e tenuto a mente varie cose che in altri momenti non mi sarebbe riuscito fare. E il caffè, il parmigiano e l'immancabile limoncello, veri stereotipi del paese. E anche un numero molto interessante di internazionali dove si traducono articoli di stranieri che parlano della situazione italiana con tanto d analisi storico-giornalistica. Dall'Inghilterra, l'Italia ha una tradizione debole dello stato...l'Italia è di centro destra perchè ha il numero di lavoratori autonomi piú alto d'europa...Non tutti gli imprenditori italiani sono di destra, soprattutto nelle regioni centrali del paese. Ma di solito, al fiuto e all'abilitá che spesso li caratterizzano, non si accompagna una forte coscienza civica. Su persone del genere il signor B. ha esercitato un'"attrazione fatale" [è il titolo dell'articolo].Si cita cattaneo cha ha detto 'l'itlaia è un paese capace di produrre soltanto brevi sollevazioni e lunghe controrivoluzioni', cioé molto piú reazione che rivoluzione, e si applica a vari casi, tipo tangentopoli, la seconda repubblica e berlusconi.
Un francese da liberation dice che l'Italia è un paese di mammoni, che nelle famiglie non c'è piú conflitto e non c'è piú ragione di andarsene. Inoltre vivere soli costa e solo la famiglia in italia è un ammortizzatore sociale. Ho passato la notte a madrid in un appartamento di una casa popolare per giovani: 100 euro al mese per cinque anni se hai meno di 35 anni, casa che puoi anche dividere con un'altra persona e in un ambiente favorevole tipo melrose place.

Sunday, April 16, 2006

ways of seeing

In italia ho visto La vita segreta delle parole, sicuramente preferisco il doppiaggio italiano, e mi ha incantato. Poi ho indagato su tale John Berger, a cui il film è dedicato. A un certo punto compare un suo libro "ways of seeing" che solo dal titolo sembra il riassunto del film.
Insomma, su internazionale di questo mese c'è un articolo di John Berger che si chiama 'Il muro e il buldozzer. I politici dissimulano la realtá per smantellare lo stato e conservare il potere'. Parlando della Francia, scrive su el paìs: 'invece di riconoscere l'esistenza del bulldozer-la macchina della tirannia prevista dall'attuale economia di mercato - i politici parlano della disoccupazione come di un'epidemia. E invece di respingere il falso concetto di modernizzazione, parlano di questo smantellamento come se fosse una pagina di scienza naturale.'

uVe per vendetta

Ho appena visto V for vendetta, doppiato in spagnolo. Inutile dire dhe il protagonista si faceva chiamare cacofonicamente 'Ube'. Mi ha appassionato molto, per questo gli perdóno molte cose, e mi dá lo spunto e la scusa per continuare a parlare delle faccende italiane. Nel film l'eroe buono, tra il kamikaze, il black block e D'artagnan,pronuncia nel suo messaggio televisivo a mo' di colpo di stato qualcosa che suona tipo 'se volete trovare il nemico guardatevi allo specchio'. Proprio oggi leggevo su carta un'intervista a Paolo Rossi che spiega in modo tanto banale quanto illuminante come Berlusconi sia un po' come un virus: se sei abituato a mantenere un certo tenore di vita non ti va di dover pagare piú tasse per far riprendere un paese a rotoli, o per far star meglio i vari soggetti deboli. E che non si è parlato di cultura, solo di economia, ma c'è bisogno di investire in un cambio culturale per far fronte a questa situazione. Io rimango per una svolta punk.

Saturday, April 15, 2006

per rinfrancare la dose

Dal Corriere di oggi una dichiarazione del premier tra le piú surreali, dal mio punto di vista:
dopo il derby milan-inter il premier aggiunge, ai microfoni di skysport: "dovendo scegliere tra la vittoria in semifinale con il barcellona e la vittoria alle elezioni, sceglierei il traguardo di confermare all'Italia un governo che sappia governare".

Calcio e politica

L'ultimo giorno in Italia l'ho passato a Roma, dove il maestrale (e non il 'freddo scirocco' di cui parla la stampa straniera) e la disillusione mi hanno condotto a passare del tempo in un pub bevendo birra bianca doppio malto.
Una coppia di anziani turisti francofoni, andandosene dal suddetto pub, chiedevano al barista piú o meno con questo tono: "Sapete chi ha vinto le elezioni?"
"Il centro sinistra, ma all'ultimo momento, meno male.." - risponde lui, "meno male un cazzo" - sbotta la sua compagna.
Mio padre poco prima mi aveva detto per telefono "Avete vinto, allora".
Avete? Avete a chi? A me che parlo al 'noi' giusto con i vicini di casa, e solo in caso di questioni condominiali? E soprattutto, non ti vergogni di aver votato una delle tre punte schierate in campo dal centro destra? Il giorno dopo dei faccia a faccia (e dei testa a testa...) ti chiedevano "hai visto il dibattito? Chi ha vinto?" (cos'hanno detto...magari!). Ora ci sará il TOTO-ministri, no? La curva nord dice "Coglione chi non ci vota", la curva sud risponde con sapientina escalation di stile (perchè risponde...) "I coglioni sono il doppio delle teste di cazzo".
Ma perchè se la destra a cominciato con la metafora calcistica, tutti gli altri devono rispondere per le rime? Non potrebbero fare finta di niente ed opporre un linguaggio diverso?
Anche con le TV private é stato cosí: la rai ha contrastato il paradigma culi-tette e paninari con culi-tette-paninari e pubblicitá. Poi, sempre per le pari opportunitá tra pubblico e privato, anche i telegiornali al biscione. A questo punto ci vorrebbe una svolta punk.

Un ultimo spunto di riflessione arriva da liberation, tradotto da internazionale - molto molto interessante questo mese. Riassumo:
Berlusconi non ha comprato l'Italia, l'ha saputa vendere agli italiani come un prodotto. Ha detto che c'è il sole e il mare e soprattutto che va tutto bene. E' come spiegare al cliente di non essere riuscito a far partire il motore dell'auto, ma che avrá in opzione, se gli conferma la fiducia, l'aria condizionata e lo stereo.

Friday, April 14, 2006

Italiani all'estero

Ricomincio a scrivere perchè sono stata in Italia per due settimane fino alle votazioni, e di cose ne ho viste, sentite, lette e riflettute tante, sarebbe inutile tenerle dentro il quaderno e lasciarsi andare alla stanchezza del ritorno dal mare, nel sud vulcanico e lunare dell'isola.
Inoltre, mi sento molto piú legittimata ad esprimermi da quando vanno di moda gli Italiani all'estero, anche se ho votato in Italia.

Mi affascinava la rosa nel pugno, poi ho pensato: ma impugnare una rosa non provoca ferite alla mano? Dovrebbero inserire il sangue che cola da sotto, sennó fiore e foglie sembrano solo appoggiati! Ho dovuto votare comunista, anche se non mi sento proprio rappresentata da una falce e un martello, preferirei aver potuto scegliere tra, non so, rifondazione femminista e le femministe italiane. I simboli? Si accettano suggerimenti, ma una bella spirale non mi dispiacerebbe (è anche un simbolo canario), un nodo celtico o un rizoma qualsiasi (anche una patata, a questo punto, o un branco di topi/e). Un branco di tope sarebbe notevole, ma come rappresentare in un'icona il movimento? E le tope? Bisognerebbe rifondare il termine...

Comunque viva l'emigrazione in posti pre-tropicali, qui sì che c'è il mare e il sole, altro che in Italia, basti pensare alla val padana o al trentino per demolire la bella e seria immagine che propaganda il nostro (ex) datore di governo. E come dice bene il corriere, gli italiani all'estero non sono quelli fedeli ai simboli della nazione, le donne ad impastare fettuccine ascoltando Claudio Villa e gli uomini al tavolo a giocare a briscola. Agli italiani all'estero viene riso in faccia ad ogni sparata di Berlusconi, e qualcuno ogni tanto ti dice 'Ma come fanno gli italiani a votare quello lì?'. Berlusconi è diventato folklore italiano così come la pizza, il sole, il mare e il mandolino (e la mafia). E gli italiani/e all'estero ne fanno le spese, per cui alla fine tutto questo sentimento patriottico, nostalgico, conservatore-Tremagliesco proprio non ce l'hanno.

Mi ha stupito molto la prima pagina dell'Independent all'indomani del risultato elettorale, dove appare una foto a tutto campo di berlusconi che guarda in basso in tono dimesso e si legge un titolone END OF THE LINE FOR THE GODFATHER (And Italy's top Mafia boss is arrested in Sicily). Ora, per cosa stará quell'AND? Sembra proprio che i due eventi (perdita delle elezioni e arresto del boss) siano correlati, a guardare l'Independent, che tra l'altro mi è sembrato vicino al governo di Blair (ma non posso fidarmi delle mie capacitá d'intendimento, neanche dopo 4 articoli letti...).

Il ritorno all'ultraperiferia è stato molto desiderato, soprattutto a partire dai risultati dello spoglio e dalla situazione che si intravede, e poi anche da vari altri desideri.

Thursday, March 16, 2006

feticcio

La mia scheda grafica non ha funzionato in questi giorni cosí divertenti di campagna elettorale, perció sono stata dolorosamente disconnessa, ma ora un deus ex machina mi ha riabilitato il computer, riformattato, ripartizionato e con un nuova distribuzione di linux. Devo ancora installare il programma multimedia per poter vedere il grande confronto - la repubblica e il corriere parlano solo del colore del fondotinta...
Per fortuna in questi giorni c'è stato il sole e sono andata al mare, non senza passare dall'areoporto a riempire la borsa di giornali e riviste insulse. L'areoporto e la spiaggia sono gli unici posti alla mano in cui se sei straniera passi inosservata.
Sono stata molto sorpresa dalla presenza di riviste 'femminili' italiane e, attratta dall'inserto sulle erbe curative, ho comprato DONNA MODERNA, dove a sorpresa, in omaggio, c'era un potente feticcio semiotico: una busta con riportato un manifesto politico..perché tu hai diritto a sentirti sicura e protetta, hai diritto a sentirti libera, hai diritto a muoverti giorno e notte, ecc. ecc. non ce l'ho sotto mano, ma é chiaro che dentro c'era...un misero salvaslip. Mi sembra una metafora molto calzante, anzi, quasi un'allegoria...

Saturday, March 11, 2006

ULISSE É TORNATO!!!

...il mio compagno di viaggio, il mio tigratino preferito....é di nuovo con me!!!

Sunday, March 05, 2006

Lezioni di lingue

Dare lezioni individuali di lingue è un'occupazione che dà molte soddisfazioni, soprattutto con persone che abbiano già una certa conoscenza del mondo e siano motivate ad imparare. Mi scopro a tenere lezioni sulla storia recente o politica attuale italiana, sulla satira, sulla semiotica, i cultural studies e le sottoculture, i movimenti di resistenza globale, gli effetti sociali del carnevale, gli studi di genere, sarò mica frustrata?
La coppia di pensionati belga che ho aiutato ad imparare lo spagnolo una volta mi ha detto che ero troppo intellettuale, ho incassato. Gli avevo indirizzato l'attenzione sulla compresenza nel carnevale di aspetti critici del sistema da un lato e di rafforzamento del potere dall'altro...
I materiali: reperto raiot di Sabina Guzzanti, documentari sulla Rebel Clown Army, canzoni di Paolo Conte, documentari americani su Berlusconi censurati in Italia, riviste insulse tipo Men's Health e Mente sana, giornali tipo il resto del carlino locale, ecc.
Va detto che insegnare le lingue significa anche sfuggire alle normalizzazioni sociali dei libri di testo, dove la famiglia appare in tutta la sua perfezione e bianchezza di fronte alla chiesa, con il vestito buono e la bandiera USA dietro, due figli, di cui uno maschio, maggiore, e una femmina, minore, nonni e contrononne.
Meno male che nel libro di italiano che uso ci sono famiglie disgregate e ricomposte.
Per ora insegno italiano inglese e con una certa faccia tosta anche spagnolo, che non ho mai studiato nè scritto...

Raccordo

In questa lunga assenza, da registrare:
- la perdita del gatto Ulisse, compagno di viaggio dal 18 novembre 2005 fino all'8 febbraio scorso...continuo a cercarlo, a sognarlo, ma dove sarà? Non riesco a credere di non vederlo più, che strazio!
- la fulminazione della mia linea adsl per colpa di un lampo caduto intorno al 10 gennaio scorso.
- un viaggio alla gomera di una settimana - sconsigliabili le isole più piccole di quella in cui si vive, soprattutto in inverno (perchè malauguratamente l'inverno esiste anche alle canarie, l'anno scorso mi era passato più inosservato...)
- le olimpiadi invernali
- le magliette di Calderoli
- il Carnevale
-Le prefereneze musicali:

Ma che discesa gloriosa
fa quel magma senza fermarsi mai!
Come una belva furiosa
il suo inferno porta, portando guai!

Ci sono istanti che vivere è una merda:
che vada a fuoco poi è pur sempre una scoperta.

(marlene kunz-senza peso-a fior di pelle)

Ma voglio che tu
tu piano piano scivoli dentro me,
ma voglio che poi
nell’insinuarti sia incantevole.
Ma voglio che tu
tu piano piano faccia strage di me
in un incerto compromesso
tra la mia anima e il suo riflesso.

(subsonica-terrestre-l'odore)

Ta tara tata ta da dà
ta tada tata ta da dà

(dirotta su cuba-il testo non fa testo...)

Friday, January 06, 2006

Politici Cercansi

Ritenete di dovervi impegnare in politica ? Se si’ andiamo avanti...credete di avere le caratteristiche necessarie? Siete disposti ad abbandona la vostra attuale professione per la “nobil causa”? Pensate di avere le qualità minime di base (cultura, presenza, empatia, spirito di sacrificio, conoscenza di almeno una lingua straniera)? Siete disposti a rinunciare ai vostri attuali agi e privilegi? Pensate di essere in grado di resistere alle lusinghe ed alle tentazioni del potere? Leggete almeno 2 quotidiani al giorno da piu' di 5 anni? Lo spirito di sacrificio è qualità che vi si addice o ne ignorate l’esistenza? Siete in grado di comunicare pensieri, sensazioni, emozioni senza abbassare gli occhi? Conoscete il time-manager ? Siete in grado di descrivere la storia d’Italia in 15 minuti? Come date la mano ad uno sconosciuto (aperta si’, chiusa no)? Ritenete di essere in grado di parlare a 5.000 mila persone senza perdere il filo del discorso? Vi è chiaro il concetto di morale, etica ed onestà? Conoscete i punti cardine dell’esistenza umana?

Ho copiato-incollato l'annuncio che si presenta nel sito del SBFC (Silvio Berlusconi Fan Club, scusate). Non fa ridere?