Tuesday, April 18, 2006

Milan-Barcellona 0-1

Ma l'arresto di Provenzano sta al risultato elettorale come l'arresto di Ricucci sta alla sconfitta del milan con il barça? O ci saranno stati dei brogli arbitrali? Ho appena visto il party che ricucci, immobiliarista, maggior azionista di rcs, sposo di anna falchi, organizzò per il Berlusca a Porto Santo Stefano nel documentario di Deaglio, che non ho trovato particolarmente interessante, a parte il pezzo del parlamento europeo.

Monday, April 17, 2006

Internazionale

Dall'Italia mi sono portata a casa una certa attitudine all'organizzazione senza stress, saranno state le 5 ore di trance in Montagnola a Bologna che mi hanno iniziato alla gestione della (micro) complessitá. Avevo a mente tutti i banchi e quello che vendevano, spulciato e tenuto a mente varie cose che in altri momenti non mi sarebbe riuscito fare. E il caffè, il parmigiano e l'immancabile limoncello, veri stereotipi del paese. E anche un numero molto interessante di internazionali dove si traducono articoli di stranieri che parlano della situazione italiana con tanto d analisi storico-giornalistica. Dall'Inghilterra, l'Italia ha una tradizione debole dello stato...l'Italia è di centro destra perchè ha il numero di lavoratori autonomi piú alto d'europa...Non tutti gli imprenditori italiani sono di destra, soprattutto nelle regioni centrali del paese. Ma di solito, al fiuto e all'abilitá che spesso li caratterizzano, non si accompagna una forte coscienza civica. Su persone del genere il signor B. ha esercitato un'"attrazione fatale" [è il titolo dell'articolo].Si cita cattaneo cha ha detto 'l'itlaia è un paese capace di produrre soltanto brevi sollevazioni e lunghe controrivoluzioni', cioé molto piú reazione che rivoluzione, e si applica a vari casi, tipo tangentopoli, la seconda repubblica e berlusconi.
Un francese da liberation dice che l'Italia è un paese di mammoni, che nelle famiglie non c'è piú conflitto e non c'è piú ragione di andarsene. Inoltre vivere soli costa e solo la famiglia in italia è un ammortizzatore sociale. Ho passato la notte a madrid in un appartamento di una casa popolare per giovani: 100 euro al mese per cinque anni se hai meno di 35 anni, casa che puoi anche dividere con un'altra persona e in un ambiente favorevole tipo melrose place.

Sunday, April 16, 2006

ways of seeing

In italia ho visto La vita segreta delle parole, sicuramente preferisco il doppiaggio italiano, e mi ha incantato. Poi ho indagato su tale John Berger, a cui il film è dedicato. A un certo punto compare un suo libro "ways of seeing" che solo dal titolo sembra il riassunto del film.
Insomma, su internazionale di questo mese c'è un articolo di John Berger che si chiama 'Il muro e il buldozzer. I politici dissimulano la realtá per smantellare lo stato e conservare il potere'. Parlando della Francia, scrive su el paìs: 'invece di riconoscere l'esistenza del bulldozer-la macchina della tirannia prevista dall'attuale economia di mercato - i politici parlano della disoccupazione come di un'epidemia. E invece di respingere il falso concetto di modernizzazione, parlano di questo smantellamento come se fosse una pagina di scienza naturale.'

uVe per vendetta

Ho appena visto V for vendetta, doppiato in spagnolo. Inutile dire dhe il protagonista si faceva chiamare cacofonicamente 'Ube'. Mi ha appassionato molto, per questo gli perdóno molte cose, e mi dá lo spunto e la scusa per continuare a parlare delle faccende italiane. Nel film l'eroe buono, tra il kamikaze, il black block e D'artagnan,pronuncia nel suo messaggio televisivo a mo' di colpo di stato qualcosa che suona tipo 'se volete trovare il nemico guardatevi allo specchio'. Proprio oggi leggevo su carta un'intervista a Paolo Rossi che spiega in modo tanto banale quanto illuminante come Berlusconi sia un po' come un virus: se sei abituato a mantenere un certo tenore di vita non ti va di dover pagare piú tasse per far riprendere un paese a rotoli, o per far star meglio i vari soggetti deboli. E che non si è parlato di cultura, solo di economia, ma c'è bisogno di investire in un cambio culturale per far fronte a questa situazione. Io rimango per una svolta punk.

Saturday, April 15, 2006

per rinfrancare la dose

Dal Corriere di oggi una dichiarazione del premier tra le piú surreali, dal mio punto di vista:
dopo il derby milan-inter il premier aggiunge, ai microfoni di skysport: "dovendo scegliere tra la vittoria in semifinale con il barcellona e la vittoria alle elezioni, sceglierei il traguardo di confermare all'Italia un governo che sappia governare".

Calcio e politica

L'ultimo giorno in Italia l'ho passato a Roma, dove il maestrale (e non il 'freddo scirocco' di cui parla la stampa straniera) e la disillusione mi hanno condotto a passare del tempo in un pub bevendo birra bianca doppio malto.
Una coppia di anziani turisti francofoni, andandosene dal suddetto pub, chiedevano al barista piú o meno con questo tono: "Sapete chi ha vinto le elezioni?"
"Il centro sinistra, ma all'ultimo momento, meno male.." - risponde lui, "meno male un cazzo" - sbotta la sua compagna.
Mio padre poco prima mi aveva detto per telefono "Avete vinto, allora".
Avete? Avete a chi? A me che parlo al 'noi' giusto con i vicini di casa, e solo in caso di questioni condominiali? E soprattutto, non ti vergogni di aver votato una delle tre punte schierate in campo dal centro destra? Il giorno dopo dei faccia a faccia (e dei testa a testa...) ti chiedevano "hai visto il dibattito? Chi ha vinto?" (cos'hanno detto...magari!). Ora ci sará il TOTO-ministri, no? La curva nord dice "Coglione chi non ci vota", la curva sud risponde con sapientina escalation di stile (perchè risponde...) "I coglioni sono il doppio delle teste di cazzo".
Ma perchè se la destra a cominciato con la metafora calcistica, tutti gli altri devono rispondere per le rime? Non potrebbero fare finta di niente ed opporre un linguaggio diverso?
Anche con le TV private é stato cosí: la rai ha contrastato il paradigma culi-tette e paninari con culi-tette-paninari e pubblicitá. Poi, sempre per le pari opportunitá tra pubblico e privato, anche i telegiornali al biscione. A questo punto ci vorrebbe una svolta punk.

Un ultimo spunto di riflessione arriva da liberation, tradotto da internazionale - molto molto interessante questo mese. Riassumo:
Berlusconi non ha comprato l'Italia, l'ha saputa vendere agli italiani come un prodotto. Ha detto che c'è il sole e il mare e soprattutto che va tutto bene. E' come spiegare al cliente di non essere riuscito a far partire il motore dell'auto, ma che avrá in opzione, se gli conferma la fiducia, l'aria condizionata e lo stereo.

Friday, April 14, 2006

Italiani all'estero

Ricomincio a scrivere perchè sono stata in Italia per due settimane fino alle votazioni, e di cose ne ho viste, sentite, lette e riflettute tante, sarebbe inutile tenerle dentro il quaderno e lasciarsi andare alla stanchezza del ritorno dal mare, nel sud vulcanico e lunare dell'isola.
Inoltre, mi sento molto piú legittimata ad esprimermi da quando vanno di moda gli Italiani all'estero, anche se ho votato in Italia.

Mi affascinava la rosa nel pugno, poi ho pensato: ma impugnare una rosa non provoca ferite alla mano? Dovrebbero inserire il sangue che cola da sotto, sennó fiore e foglie sembrano solo appoggiati! Ho dovuto votare comunista, anche se non mi sento proprio rappresentata da una falce e un martello, preferirei aver potuto scegliere tra, non so, rifondazione femminista e le femministe italiane. I simboli? Si accettano suggerimenti, ma una bella spirale non mi dispiacerebbe (è anche un simbolo canario), un nodo celtico o un rizoma qualsiasi (anche una patata, a questo punto, o un branco di topi/e). Un branco di tope sarebbe notevole, ma come rappresentare in un'icona il movimento? E le tope? Bisognerebbe rifondare il termine...

Comunque viva l'emigrazione in posti pre-tropicali, qui sì che c'è il mare e il sole, altro che in Italia, basti pensare alla val padana o al trentino per demolire la bella e seria immagine che propaganda il nostro (ex) datore di governo. E come dice bene il corriere, gli italiani all'estero non sono quelli fedeli ai simboli della nazione, le donne ad impastare fettuccine ascoltando Claudio Villa e gli uomini al tavolo a giocare a briscola. Agli italiani all'estero viene riso in faccia ad ogni sparata di Berlusconi, e qualcuno ogni tanto ti dice 'Ma come fanno gli italiani a votare quello lì?'. Berlusconi è diventato folklore italiano così come la pizza, il sole, il mare e il mandolino (e la mafia). E gli italiani/e all'estero ne fanno le spese, per cui alla fine tutto questo sentimento patriottico, nostalgico, conservatore-Tremagliesco proprio non ce l'hanno.

Mi ha stupito molto la prima pagina dell'Independent all'indomani del risultato elettorale, dove appare una foto a tutto campo di berlusconi che guarda in basso in tono dimesso e si legge un titolone END OF THE LINE FOR THE GODFATHER (And Italy's top Mafia boss is arrested in Sicily). Ora, per cosa stará quell'AND? Sembra proprio che i due eventi (perdita delle elezioni e arresto del boss) siano correlati, a guardare l'Independent, che tra l'altro mi è sembrato vicino al governo di Blair (ma non posso fidarmi delle mie capacitá d'intendimento, neanche dopo 4 articoli letti...).

Il ritorno all'ultraperiferia è stato molto desiderato, soprattutto a partire dai risultati dello spoglio e dalla situazione che si intravede, e poi anche da vari altri desideri.