Monday, June 09, 2008

A-Abbronzatissima

Avrei voluto tenere una lezione allegra e spensierata, degna di una prima lezione di corso d'italiano programmato di mattina durante tutto il mese di giugno: presentazioni, dinamiche di gruppo ed esercizio di riempire i buchi di una canzone in tema con l'estate: Abbronzatissima. In realtá volevo anche parlare degli anni '60 in italia, della musica in quel periodo, del clima di generale ottimismo di quegli anni (per quel che ne so io, che neanche c'ero...), dell'uscita da una dittatura, da una guerra e da una ricostruzione, quindi ho cercato qualche informazione su edoardo vianello e i suoi tormentoni, ed ho scoperto che tra poco compierá i 70 anni e li celebrerá pubblicando una raccolta dei suoi cavalli di battaglia. La copertina é un disegno futurista di un tale Echaurren, molto bello, e a quanto pare la forma di rilanciarsi di edoardo vianello, é di definirsi e farsi definire "futurista", cavalcando la genetica (il padre era un poeta degli anni 30, incluso nell'antologia di Marinetti).
Cito testualmente, da un intervista al Secolo d'Italia (ebbene sí, notate anche lo stile espressivo e l'idea di cultura che esce da questo breve frammento) del 31 maggio 2008:

Echaurren, che se ne intende, l’ha definita un futurista, che ne pensa e che ricordo ha di suo padre Alberto?
«E' sostanzialmente vero. Analizzando le mie canzoni è possibile capire che hanno davvero caratteristiche futuriste: il vitalismo, l’allegria, la libertà d’espressione. Mio padre lo ricordo con rispetto e grande ammirazione, era un uomo severo e autoritario, tormentava me e i miei fratelli (due) spingendoci a interessarci di cultura, che giudicava essenziale: leggere, informarci, aprirci all’espressione artistica. Solo dopo abbiamo capito che aveva ragione lui».

Tornando al corso di Italiano, avrei voluto fare una lezione leggera e frizzante, magari analizzare la canzone da un punto di vista poetico, chiaramente in tono ironico, e anche confrontarla con le idee del movimento futurista. Giá avevo capito che edoardo vianello é di destra, ma è stato solo a metá lezione che ho realizzato che la canzone che stavo proponendo é perfetta per un regime dittatoriale. Questo mi ha fatto un po' rabbrividire e dimenticarmi dell'estate, così come della lezione frizzante e della mia pretesa di parlare con leggerezza dell'italiano e dell'Italia.

Nella prossima lezione si parlerá del futurismo, che é se ci pensiamo anche l'unico movimento artistico-culturale che sia stato definito di destra, per quel poco che ne so io, e che l'attuale destra giá sta ridefinendo come: leggerezza, allegria, divertimento e spensieratezza. Ma il futurismo non era qualcosa di piú complesso? Tra poco anche i film di Vanzina, il trash anni 70-80 con edwige fenech e pure raimondo vianello (il presentatore) saranno futuristi!

Friday, June 06, 2008

precarietá ridicolizzata

Oggi sono andata a firmare un contratto di cinque ore come guida turistica in un'agenzia di lavoro temporaneo, e siccome la politica spagnola é molto attenta alla prevenzione dei rischi sul lavoro, mi hanno fatto rispondere a un piccolo quiz per darmi l'attestato. Visto che non di sola salute fisica si tratta, un quesito recitava: "per evitare affaticamento mentale é opportuno cambiare spesso lavoro" e si doveva mettere si o no. L'ho lasciata in bianco, avrei messo sí, ma sapevo che doveva esserci un trucco. "senti, ma..." ho cominciato con l'impiegata...la quale per sveltire ulteriormente i tempi, mi ha detto che quello che é opportuno é cambiare compito, non lavoro, "T'immagini se si dovesse cambiare lavoro tante volte..." mi ha detto lei, dell'agenzia interinale. ..eh, sì, altro che affaticamento mentale, uno diventa proprio pazzo.

Monday, March 03, 2008

Essere o non essere

Votare o non votare, questo è il dilemma. Ma perchè tormentarmi, dal momento che non vivo non contribuisco e non partecipo nell'unica nazione di cui sono cittadina? Perchè mi chiamano a votare dopo soli due anni? Vuol dire che non ho votato bene la volta scorsa, e adesso che faccio prendo un aereo per votare Veltroni? Non mi sembra un buon investimento, no, non credo, non se po' fa'. O incomincio le pratiche burocratiche per scorporarmi definitivamente dal paese (che mi darebbe diritto a votare per corrispondenza)? Potrei approfittarne per dare la doppia cittadinanza al mio pargolo. Ma con queste giornate di sole, chiudermi nell'ufficio di un consolato a dare spiegazioni sui miei movimenti allo stato da cui provengo...ma chi me lo fa' fa'? Caso mai piú avanti, molto piú avanti...
Non ho neanche la forza di convincere qualcuno che non andrebbe a votare a farlo al posto mio (come nel referendum sulla PMA, quando ottenni 5 voti tra nonne, padri e madri astensionisti di amiche). Credo proprio di avere tutti i sintomi di un'astensione.
Oggi ho pensato, t'immagini se vince la destra? In Spagna, ovviamente. Come cambierebbe il mio umore? Devo assolutamente convincere almeno due astensionisti a votare per me qui. Corro a mettermi al lavoro.

Saturday, March 01, 2008

Clima elettorale

Oggi in quel della provincia di Cadiz c'erano sole e 27 gradi, mi sono infiltrata in un pranzo pre-elettorale, parte delle iniziative per l'8 marzo, dove ho conosciuto l'assessora alle pari opportunitá (salud y genero) del comune, e varie altre persone, tra cui una ragazza presidentessa di un'associazione gay con cui probabilmente farò un corso di empowering (empoderamiento)...ah ah ah! Non da frequentante, bensì, ebbene sì, dalla parte di chi imparte.
Lasciamo i giochi di parole e passiamo all'interessantissima campagna elettorale spagnola. La sinistra esiste ed é smaccatamente superiore in contenuti, linguaggio e forme rispetto alla destra. Lo spot elettorale della sinistra é un giovane che va a prendere la madre al suo paese lontano chilometri e chilometri solo per portarla a votare, pur sapendo che vota partito popolare. Poco prima di entrare alle urne la madre anziana dice al giovane figlio "sicuro che non hai cambiato idea?", e il figlio risponde "no mamma, non ho cambiato idea, e tu?". Sullo sfondo un manifesto di zapatero, in obliquo, secondo piano. Sottile, intelligente.
Lo spot elettorale della destra é una famiglia sul divano, una voce in sottofondo dice "va tutto bene", "non c'è crisi", ecc. ecc. e intanto la casa gli crolla intorno. Copiata dalla campagna elettorale messicana, é lo stesso consulente, immagini ad impatto, concetti chiari, quasi grossolani: non va tutto bene, il governo mente, zapatero é un impostore, é il diavolo.
Nel dibattito elettorale Rajoy, leader del centro destra, successore-burattino di aznar, ha chiuso il primo faccia a faccia con l'immagine di una bambina nata con un governo popolare, che avrá una casa, un'educazione, una famiglia, dei genitori che lavorano. Dall'altra parte fanno notare che questo é il minimo che si possa pretendere, e si sono scatenate le parodie su internet, c'è gia rajoidi (heidi) che vive felice sul monte con il nonno e un governo di destra, storia di una niña con lo minimo que podemos exigir. Potrá da grande sposarsi con una donna, questa bambina? Potrá abortire, se lo desidera? Potrá essere figlia di immigranti? Potrá inseminarsi artificialmente e conservere le cellule del cordone ombelicale per salvare suo fratello? O sará una buona casalinga e una buona madre? Qualcuno l'ha paragonata alla bambina dell'esorcista.
Che dire, mi dispiace un po' non votare. Occhieggio l'Italia e mi sembra un passato remoto.