Monday, July 23, 2007

La famiglia...

Sarebbe un mondo ancora troppo futuribile, probabilmente non esisterebbero le istituzioni religiose-cattoliche, né lo stato nazione, né il lavoro né le ferie, né si darebbe tanta importanza alla vita, alle origini e ai legami di sangue, quello in cui per una situazione di parto si mobilizzassero quasi automaticamente persone vicine alla gravida diverse dalla famiglia. In termini di presenza.
Non sono proprio sicura che mia madre sia la persona migliore ad essere presente in questo frangente della mia vita, lei che si è passata il parto talmente male che neanche se ne vuole ricordare. Non verrá per senso del dovere? Non staremo pensando di farci dei favori scomodi a vicenda? In effetti mi ha chiesto, prima di comprare il biglietto di sola andata (..), se considerassi opportuno che venissero, io ho creduto di aver bisogno di un appoggio e ho detto sí. Ma sí, di certo sará un valido aiuto. Magari mi annaffia lei le piante...

Oggi ho visto la faccia del bambino nell'ultima ecografia che mi spetta prima del parto, ha il naso a porcellino, labbra grandi e guance enormi, ma bisogna considerare la deformazione del liquido amniotico. E' messo a testa in giú, perché, in quanto maschio, é furbo e sa da dove deve uscire, parola di ginecologo.

Wednesday, July 18, 2007

storie di vita e di gatti

Ieri mi é sfuggita tra le mani la vita del mio gattino di tre settimane, un duro colpo, l'ho seppellito e ho cominciato a dedicarmi di piú alle piante. Ho piantato sulla sua tomba un melone che fará un frutto del suo stesso colore, ammesso che sopravviva e faccia un frutto.
C'è chi dice che le madri uccidano o si mangino la nidiata perché sanno giá che i cuccioli non sopravviveranno, io credo piuttosto che esista una tendenza al rigetto dei cuccioli a cui non hanno dato un nome per tabú. Nella specie umana si chiama depressione post-partum, meno male che c'è la psichiatria a mettere etichette, ma potrebbe benissimo chiamarsi istinto all'estinzione. Con la conservazione della specie, il desiderio di procreare o l'istinto materno non si cercano tante spiegazioni. Comunque il gattino a quanto pare aveva due cisti, una nell'occhio e una nel culo, mi va bene pensare che sia stata questa la causa del decesso.
Il giorno prima ero andata in comune a dichiarare la morte del mio gatto maggiore, ma per fortuna questo non era vero, l'ho fatto solo per sfuggire al controllo del veterinario ufficiale, che si attiva ogni volta che si va al medico di urgenza per colpa di un animale. Volevano mettere il gatto sotto osservazione, ma il gatto é molto meglio che lo osservino le persone che lo conoscono da piú tempo e capiscono la sua lingua.
La posa con la pittrice ha dato vita al bozzetto di una forma interessante, rotonda, articolata, vista dall'alto, vedremo il quadro.

Saturday, July 14, 2007

gravidanza e arte

E' una pena che nessuno usufruisca del mio corpo, o meglio, della mia pancia ora come ora, per realizzare opere d'arte su visioni alternative della maternitá. Oltretutto, una delle frasi di convenienza in questo stadio é proprio "che bella pancia che hai!". Dopo ringalluzzimenti dell'autostima come questi, ho accettato di fare da modella per un quadro, ma non sono molto speranzosa sull'alternativitá del quadro. Non credo che dovró spalancare le gambe di fronte a un androide o a una distesa di libri. Spero solo che non mi metta un bambolotto in braccio, al limite un gatto. Vedró di parlare dell'idea prima di decidere quanto concedere del mio tempo. E' una pittrice francese, vive qui, dipinge quadri alla modigliani, molto statici, molto particolari, malinconici, ma molto molto classici. Si vedrá, si accettano suggerimenti. Mancano tre settimane piú... o meno.

Monday, July 02, 2007

allenamento o masochismo?

Non mi sono mai trovata a pensare che mi piacerebbe partorire come una gatta, in casa, scegliendo io il posto oscuro, tagliando io il cordone, fiduciosa nell'istinto che madre natura mi ha trasmesso e forte delle mie possibilitá nel superare questa prova di iniziazione, una sfida con me stessa. Credo che la tecnologia mi sará utile anche in questo caso. Tuttavia, per riempire il vuoto della perdita della mia gatta, ho accettato di adottare il gatto di 9 mesi di un'amica che non lo voleva piú e, terapia d'urto, ho anche accettato di prendermi cura di un gattino neonato che la madre gatta di un'altra amica stava per mangiarsi insieme agli altri due fratellini e/o sorelline subito dopo averlo partorito (chissá come si chiama questo istinto, sará l'istinto all'estinzione). Questo significa che devo condizionare orari e appuntamenti e soprattutto svegliarmi di notte per dargli il latte e scaldare l'incubatrice (una borsa dell'acqua calda e due bottiglie di plastica), così come pulirgli la cacca e placare le ire del gatto maggiore, per cui per forza di cose alla fine mi ritrovo a simulare una mamma gatta per davvero. Un'ingresso light nella puericultura, da un altro punto di vista una martellata in testa, se penso che é l'ultimo mese prima dell'inizio vero e proprio della nuova vita.
Comunque, domenica si é giá passato una giornata in spaiggia, il gattino bebé, e il prossimo fine settimana se ne passerá due in campeggio, speriamo che viva, sono proprio curiosa di sapere che cosa verrá fuori. Potró finalmente vedere cos'é istinto e che cosa si impara. Anche nei gatti. Non gli ho ancora dato un nome, aspetteró che passi un mese, ora ha giá 6 giorni.
Il gatto grande, ribattezato Lilo, ha rischiato di fare la stessa fine della gatta di prima, bonanima: si é visto assediato dai tre cani dietro al muro della mia casa, ma il mio compagno in versione sandocan, l'ha salvato saltando al di lá del muro e lanciandolo in aria verso il nostro giardino. Peccato che il gatto sia caduto proprio sopra di me e mi abbia morso e graffiato, ma non é grave. Il giorno prima mi era saltato sulla pancia dopo lo spavento per la cagna di un amica, la quale cagna mi aveva graffiato nuotando al mare, poco prima che mi pungesse una vespa. Mi sento, come dire, un bersaglio della natura. Oggi mi hanno proposto di crescere due passeri caduti da un nido e sono riuscita a dire no.