Monday, July 02, 2007

allenamento o masochismo?

Non mi sono mai trovata a pensare che mi piacerebbe partorire come una gatta, in casa, scegliendo io il posto oscuro, tagliando io il cordone, fiduciosa nell'istinto che madre natura mi ha trasmesso e forte delle mie possibilitá nel superare questa prova di iniziazione, una sfida con me stessa. Credo che la tecnologia mi sará utile anche in questo caso. Tuttavia, per riempire il vuoto della perdita della mia gatta, ho accettato di adottare il gatto di 9 mesi di un'amica che non lo voleva piú e, terapia d'urto, ho anche accettato di prendermi cura di un gattino neonato che la madre gatta di un'altra amica stava per mangiarsi insieme agli altri due fratellini e/o sorelline subito dopo averlo partorito (chissá come si chiama questo istinto, sará l'istinto all'estinzione). Questo significa che devo condizionare orari e appuntamenti e soprattutto svegliarmi di notte per dargli il latte e scaldare l'incubatrice (una borsa dell'acqua calda e due bottiglie di plastica), così come pulirgli la cacca e placare le ire del gatto maggiore, per cui per forza di cose alla fine mi ritrovo a simulare una mamma gatta per davvero. Un'ingresso light nella puericultura, da un altro punto di vista una martellata in testa, se penso che é l'ultimo mese prima dell'inizio vero e proprio della nuova vita.
Comunque, domenica si é giá passato una giornata in spaiggia, il gattino bebé, e il prossimo fine settimana se ne passerá due in campeggio, speriamo che viva, sono proprio curiosa di sapere che cosa verrá fuori. Potró finalmente vedere cos'é istinto e che cosa si impara. Anche nei gatti. Non gli ho ancora dato un nome, aspetteró che passi un mese, ora ha giá 6 giorni.
Il gatto grande, ribattezato Lilo, ha rischiato di fare la stessa fine della gatta di prima, bonanima: si é visto assediato dai tre cani dietro al muro della mia casa, ma il mio compagno in versione sandocan, l'ha salvato saltando al di lá del muro e lanciandolo in aria verso il nostro giardino. Peccato che il gatto sia caduto proprio sopra di me e mi abbia morso e graffiato, ma non é grave. Il giorno prima mi era saltato sulla pancia dopo lo spavento per la cagna di un amica, la quale cagna mi aveva graffiato nuotando al mare, poco prima che mi pungesse una vespa. Mi sento, come dire, un bersaglio della natura. Oggi mi hanno proposto di crescere due passeri caduti da un nido e sono riuscita a dire no.

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