Wednesday, July 12, 2006

Jerez de la frontera

La brasiliana di cui sotto, quella che mi aveva affittato una stanza, mi ha cacciato di casa malamente, non perché aveva previsto che non le avrei pagato l'affitto di ottobre, bensí perché non parlo abbastanza della mia vita, non compro prodotti per il corpo adeguati, sono troppo hippie quando potrei essere una buona cameriera, ma soprattutto perché sono del saggittario. Piú tutta una serie di cose che non vale la pena ripetere ma che indubbiamente restituiscono una immagine di me che non corrisponde a quella che ho io e varie altre persone indubbiamente piú vicine. Le ho detto che sprofonderá nella sua stessa merda, non ho saputo fare di meglio. Volevo regalarle una profezia, lei l'ha intesa come una minaccia, ha chiamato subito il mio compagno (che invece poteva rimanere) allarmata, ma io non perdo tempo o energie per vendette in questo caso. Sono andata invece a Jerez de la Frontera, patria della buleria, dei cavalli e del motociclismo, e in due mattine ho trovato (incrociamo le dita) casa, lavoro e amicizie. Nel frattempo sto a casa della mia amica gitana, l'unica persona che mi comprende in questo momento, perché va detto che mi sono anche separata dall'altra metá per capire un po' meglio la situazione, e perché la capisca lui pure. Jerez mi entusiasma, nonostante i suoi 49 gradi e nonostante non dia al mare. Se tutto va bene come spero, vivró in una casa andaluza super popolare con un patio interno e una terrazza dove stendere i panni, e tanti vicini vecchi e bambini. In attesa che finisca la stagione degli affitti stellari per stare vicino al mare.

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