Friday, May 05, 2006

Migrazioni e migranti

In questi giorni di assenza, e in virtú sia del pragmatismo che ho portato dall'Italia (insieme al parmigiano), sia della sindrome pre-mestruale, ho deciso di separarmi dal mio compagno per dare adito a un (eventuale) salto di qualitá nel rapporto. E' durato una settimana ma é stato intenso e ne siamo venuti fuori con qualche progetto, che non é poco. Ho anche litigato con i vicini di casa e dopo la festa di mercoledí (bella, per caritá), ho raggiunto la conclusione che la situazione é satura, c'è bisogno di aria nuova, migrazione a due. Giá deciso, Cadiz o dintorni, ossia costa atlantica della penisola. Non piú ultraperiferica, bensí periferica. Per adesso so che la cittá é bianca, grande, ha il mare su tre lati, ci sono varie manifestazioni musicali e fiere di cavalli e camomilla, ma poi c'è anche l'universitá, un centro di lingue moderne, lezioni da ascoltare, corsi vari, scuole estive, e ora come ora, dopo un anno e mezzo qui, l'idea mi entusiasma. Non credo che vivremo in una cittá, ma di certo sará piú facile arrivarci che non da qui...e mi illudo di trovare lavoro piú facilmente, ora che ho incamminato la pratica dell'omologazione della laurea qui (ma ci vorrá un anno...). E la cosa sará abbastanza prossima, a metá mese scatta una prima avanscoperta.

Nel frattempo ho esplorato un po' l'altro lato dell'isola e ho conosciuto una ragazza italiana emigrata ai 19 anni nell'82, e incurante dell'italia da quella data. Quindi l'ultimo cantante che si ricorda è pino daniele, non ha vissuto il berlusconismo, e ha l'immagine dell'italia tra 80 e 82, quando se l'é girata tutta in lungo e in largo. Stare con lei mi disloca totalmente, da una parte vorrei raccontargli 20 anni di storia per quel che ne so io, e ogni tanto lo faccio, ma in che lingua? Non riusciamo a rimanere nell'italiano per piú di 3 minuti, vorrei fargli ascoltare i subsonica e fargli vedere i documentari su berlusconi, ma poi penso, Perchè? Lei ha curiositá, ma d'altra parte sono piú gli anni che ha vissuto qui che non quelli che ha vissuto lì...potrei parlargli di olanda, sarebbe uguale. Che situazione di frontiera.
E un altro ragazzo ho conosciuto, anche lui i primi 19 anni in cran canaria e poi altri 14 tra germania e olanda, quando parla in spagnolo lo scambiano per tedesco, quando parla in tedesco lo scambiano per austriaco o turco, quando é in olanda lo scambiano per tedesco. Insomma, in qualsiasi lingua parli é straniero, e non si sa di dove. Che flash, non avere una lingua madre...
Io pure ho qualcosa di spagnolo quando parlo italiano, lo spagnolo mi ha pure cancellato il portoghese, che comunque ho frequentato un bel po'. Che lingua invadente, e ingombrante, lo spagnolo. Piú che apprenderlo ti contagia.

L'attualitá italiana non offre grandi spunti, e non mi metteró a parlare di bagni transgender, ho ascoltato l'elezione dei presidenti di camera e senato in diretta, adesso c'è il presidente della repubblica, m'intratterró. E cosí, invece della radiocronaca delle partite di calcio...

No comments: