Friday, August 04, 2006

Tra le tante andaluse...

Ma sì, raccontiamone una a caso, giusto per mantenersi in forma. Tre settimane fa (ma potrebbe essere anche un anno), il 16 luglio, giorno della vergine dei marinai, avrei dovuto installarmi in una stanza a Jerez, in appartamento condiviso con: i padroni di casa (uno che mi guardava con un occhio solo e io non sapevo mai qual’era, sedicente dottore, nonché ipertiroideo, con fare accelerato e atteggiamento invasato, più la fidanzata boliviana) e un’altra signora, probabilmente dell’Europa dell’est, che aveva affittato un’altra stanza dello stesso appartamento, situato in una di queste urbanizzazioni enormi che costellano tutta l’Andalucia. In un sabato in cui avevo bisogno di un posto mio e basta, ho creduto in questa possibilità e gli ho lasciato 100 euro solo per poter avere delle ‘chiavi di casa’ in tasca. Con tanto di ricevuta di suo pugno in foglio di quaderno, che ho tenuto io, lui no. Nel frattempo ripenso alle conversazioni e lascio passare un giorno, in cui peraltro lo chiamo e lui non risponde al telefono, e finalmente penso: fino a che punto mi ha preso per il culo questo? In effetti a ripensarci l’indice era davvero troppo alto e io avevo troppo bisogno di tranquillità per permettermi di dover stare all’erta, così il giorno dopo, invece di entrare nella suddetta casa, a jerez ho cercato un’hotel carino e ci sono stata due giorni in raccoglimento, finchè non è arrivata la casa dove sto vivendo ora. Ma a questo punto si poneva una domanda: e le 100 euro? Bisognava recuperarle. Vado con le buone, lui risponde con le cattive, io replico con buone cattivissime, tipo che ci vediamo di persona così posso restituirgli le chiavi, lui accetta e mi manda la fidanzata, tende sempre a farmi parlare con la fidanzata perché sennò si altera, mi rendo conto nel frattempo. La fidanzata arriva provando pateticamente a fare la dura e io gli dico, Ti sei tagliata i capelli? Ti sta bene! Le vedo la mano, le banconote non erano accartocciate abbastanza bene per non sembrare solo 50, e lei, che si aspettava le chiavi, si è beccata un bel Meglio che cambi la serratura, guapa!, e via dentro la stazione, suona il telefono è lui, che mi dice Te acabas de buscar un problema, Il problema te lo sei appena cercato tu, gli dico io, e via minacce di denunce da ambo i lati. Vado da un guardia della stazione, piuttosto alterata in effetti, gli spiego la situazione e lui va a consultarsi con un suo collega agente immobiliare (..?!), e risulterebbe che lui avrebbe diritto a tenersi la caparra. Io so che lui non è in diritto di affittare una stanza senza dichiararlo, ma a poco a poco mi tranquillizzo, comincio a sentirmi una regina per aver recuperato la metà dei soldi, chiamo per telefono risponde lei e le dico Ascoltami, non voglio problemi vieni qui che ti restituisco la chiave ti aspetto alla porta, E PORTATI ANCHE TUO MARITO, CHE GLI VOGLIO VEDERE LA FACCIA UN’ALTRA VOLTA..E lei Porque, te gusta? Eh? Te gusta mi marido? E io, Sì, me gustan los biscos! (mi piacciono gli strabici!) E lei, no, vengo da sola. Nel frattempo aspetto sulla porta con il vigilante e loro chiaramente non vengono perché io sono con un signorotto in divisa e manganello, e ho più fogli in mano di lui, che non sa niente di me o quasi. Dopo un po' mi chiama lei e mi dice Ho parlato con l’avvocato, mio marito è andato a lavorare (era lì a suggerirle), mi ha detto di lasciar perdere, quindi mandaci le chiavi e il foglio della ricevuta per posta. Io le dico che si, chiaro glie lo mandavo subito. Per sicurezza mi hanno fatto anche chiamare da un sedicente avvocato di cui ho ascoltato il messaggio in segreteria. Avevo tre giorni di tempo. Ho lasciato passare un po’ di più ma alla fine oggi gli ho mandato chiavi e un pezzo del foglio della ricevuta che non dice nulla di me (avrà pensato che sono mafiosa), l’ho fatto anche perchè nel frattempo alla stazione avevo fatto amicizia con il vigilante, che da domani comincerà a venire a lezione di inglese, se dio vuole. Più avanti chissà, anche un collega e il figlio. Ho giá attrezzato l’aula multilingue…

No comments: