Friday, December 02, 2005

AIDS, e non solo.

1 dicembre giornata mondiale di prevenzione dell'AIDS, ne parlano tutti i telegiornali spagnoli. Quello della neonata rete, Cuatro, (prima c'erano solo la uno, la due e il canale cinque spagnolo, a livello nazionale) ha il fiocco rosso bene in vista e dice guardando fisso in camera e facendo quasi lievitare il mezzo busto per bucare di piú: il preservativo é l'unico modo per prevenire la malattia, tutti quelli che ne sono contro dovrebbero vergognarsene perché promuovono il diffondersi della malattia.
Olée.., come direbbero Paco de Lucia e Camaron.

Quest'anno si é lievemente cercato di limare il discorso sulle categorie a rischio, che sono anche quelle piú marginalizzate, dicendo che l'allarme é molto alto anche tra gli eterosessuali, ma mi piacerebbe che si parlasse un po' di piú della stigmatizzazione del malato aids e anche dei diversi paradigmi scientifici di definizione della malattia, e poi della commercializzazione dei farmaci e degli interessi delle multinazionali. Sulle radio della rai il discorso é stato solo tangenziale su questo aspetto, da quel che ho ascoltato, a radio 3 mondo ieri, grazie ai preti probabilmente, si é parlato di pedofilia...
Parentesi, oggi a Viva radio 2, con Fiorello, ci sará Cofferati, sono curiosa...

Intanto l'osservatore romano, alla vigilia della giornata dell'AIDS, spara a zero sugli omosessuali nella persona di un prete psicologo francese chiamato Anatrella. Non mi stupirei se fosse brutto, ma non gli consentirei il privilegio di metamorfosi alcuna.

Cito dal Corriere:
CITTA’ DEL VATICANO - L’omosessualità è «destabilizzante per la persona e la società», non «rappresenta un valore sociale» ma ha piuttosto il carattere di «un’incompiutezza e di un’immaturità sessuale». Induce ad atteggiamenti «narcisistici» e a rapporti interpersonali improntati alla «seduzione». Costituisce una «controindicazione per il sacerdozio», al quale vanno ammessi soltanto «uomini ben fondati nella maturità della propria mascolinità». Queste affermazioni trancianti sono contenute in un articolo di commento alla «dichiarazione» vaticana su sacerdozio e omosessualità, pubblicato ieri dall’«Osservatore romano» e firmato dallo psicologo e prete francese Tony Anatrella.

Mi stupisco invece nel constatare che questo prete usa le stesse parole che userei io con una connotazione diametralmente opposta: destabilizzazione, seduzione, mascolinitá, narcisismo (queer, immagino). Insomma sono tutte cose sane queste, anche per un prete, no?
Va detto che per mascolinitá matura intenderei un modo di essere uomo che non rigetti e reprima l'attrazione verso uomini o verso modelli differenti da quello dominante, che non sia spaventato dalle relazioni omosessuali o da pratiche diaboliche quali ad esempio la cura del corpo. A proposito, mi propongo di scrivere in futuro su questa nuova categoria del Metrosessuale, impersonata, almeno in Spagna, dal calciatore inglese del Real Madrid David Beckham, ex sposo di Victoria delle Spice Girls, che da un certo punto di vista é una trovata commerciale per vendere piú moda agli etero,ma da un altro punto di vista, perché no?

Il mio vicino Drag Queen flamenca, che é appena tornato a vivere qui dopo la stagione nell'unico locale gay friendly dell'isola, mi ha appena raccontato di un suo cugino gay che aveva studiato da prete.
Il mio vicino gli dice "Sai che i gay non possono fare il prete?" e l'altro "Ah, ma allora non ci saranno piú preti!". Il cugino racconta che in seminario i non gay se ne andavano per molestie e alla fine se ne é andato anche lui perché uno tra i preti negli insegnanti era ossessionato con il suo corpo. Sembra la trama de La mala educacion di Almodovar, ora che ci penso. Con questo non voglio associare l'omosessualitá alla pedofilia, ma credo che se i preti potessero viversi un po' piú in pace i propri desideri forse lascerebbero anche piú in pace i giovani preti o i bambini della parrocchia. E poi, i preti etero non sono pedofili? Sennó, consentiamogli di accoppiarsi a questi preti, suvvia, come tra adulti consenzienti.
Il mio zio prete si batteva ardentemente perché concedessero il matrimonio ai preti, fermo restando che la donna é inferiore...

Un'ultima pillola spagnola: ieri a Madrid, ne la plaza de toros, é caduto subito dopo il decollo l'elicottero che trasportava il leader dell'opposizione democristiana e la sindaco democristiana della comunitá di Madrid, lui ha un dito fasciato, lei il tacco di una scarpa rotto, cameramen e pilota stanno bene, ma si é sfiorata la tragedia.
Ora, Plaza de toros non é un eliporto, l'elicottero passava di nazione in nazione da circa 30 anni, solo far decollare un elicottero costa giá 3000 euro, a Madrid ci sono le strade e le metropolitane, anche i treni, concludo, perché non danno anche a me l'elicottero per andare al supermercato?

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