Wednesday, December 21, 2005

Contraddizioni inesistenti

Dribblo tutto il resto dell'attualitá politica scottante in Italia per regalare importanza ad un articolo di Alberoni sulla prima pagina di un corriere della scorsa settimana, dal titolo emblematico: 'Pochi figli? Cosí si dissolve una comunitá'. L'articolo si conclude catastroficamente e con toni da uccello del malaugurio:
'La denatalitá é il sintomo della distruzione della comunitá tradizionale. Non solo della famiglia, ma del gruppo etnico, religioso, della nazione, della civilizzazione culturale. É la fine del radicamento sulla terra, nella cittá, l'irruzione dentro l'individuo della globalizzazione che finirá per produrre l'uomo solitario senza fratelli, sorelle, cugini, nipoti, zii, zie, senza parenti. Libero, privo di radici, legami, doveri. Ma sulla scena della storia premono altre comunitá che vogliono radicarsi, affermarsi, espandersi. E queste fanno figli.'
Mi affascina molto il mondo che mi prospetta alberoni, (anche se il suo tono é bigotto e scoraggiante) ma non vedo perché vederlo minacciato dalle comunitá che vogliono radicarsi, affermarsi, espandersi. Direi che le due cose possono coesistere, e direi che questo tipo di dialettica per cui si creano contraddizzioni inesistenti, o questo o quello, occhio a questo perché c'è anche quello, ecc. é molto simile a quella usata dalla chiesa con i matrimoni gay. L'eterosessuale deve vederlo come una minaccia, cosí come i single dovrebbero vedere come minaccia il fatto che le famiglie musulmane figliano a sfare. O questo o quello, cosí é piú facile. L'informazione (il dibattito pubblico) italiana é piena di contraddizioni inesistenti, il capitolo non si chiude, invito ad evocare altri esempi.
Ma lo sapete che alla Feltrinelli di Bologna accanto allo scaffale denominato SOCIOLOGIA ce n'è uno che si chiama ALBERONI??? E non é che ci sia anche lo scaffale Goffmann e quello Weber... Questa si che é una contraddizione in piena regola, oltre che, scusate, un'aberrazione logica.
Nel frattempo io mi sono ricordata che so parlare e insegnare le lingue, perció a forza di annunci ne vengono giá 3 per inglese e 1 per italiano. La cosa mi piace e mi arricchisce molto, chiaramente non dal punto di vista materiale (ma sono in fase di espansione... ).

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